È JOHANNES PFEIFFER IL LAND ARTIST SELEZIONATO PER LA RESIDENZA D’ARTISTA PÈIRE QUE PRÉIQUEN

Pfeiffer affiancherà il sound artist Simone Sims Longo e l’attore Dario Anghilante
nel processo di valorizzazione delle cave di pietra di San Pietro Monterosso

Sarà Johannes Pfeiffer, land artist originario di Ulm (Germania) da tempo residente a Lanzo Torinese, ad affiancare il sound artist Simone Sims Longo e l’attore Dario Anghilante nella residenza d’artista Pèire que préiquen (“pietre che parlano” in lingua occitana) a San Pietro Monterosso. Questa la decisione presa dalla commissione composta dalla curatrice artistica della residenza Valentina Musmeci, Barbara Barberis, Francesca Perlo, Martina Zullo, Ines Cavalcanti e Roberto Olivero, che ha valutato attentamente le ventitré candidature giunte da tutta Italia e non solo.

Pfeiffer, dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti a Roma, a partire dal 1985 si è dedicato alle installazioni site-specific, che sono diventate ben presto il suo campo principale di ricerca artistica. Negli ultimi tre anni ha realizzato installazioni che sono state esposte a Parigi, Berlino, Torino e Rivarolo Canavese (Torino); le sue opere più recenti sono state realizzate nel 2019 a Pocapaglia nell’ambito di Creativamente Roero, progetto volto alla valorizzazione di alcuni luoghi storici del Roero legati a vino e creatività. Nel 2020 Pfeiffer avrà dunque l’opportunità di proseguire la sua produzione artistica in provincia di Cuneo, questa volta nelle laouziere, le antiche cave di pietra di San Pietro Monterosso: per lui, che ha iniziato la carriera con il marmo, sarà senza dubbio una sfida interessante. Pfeiffer sarà chiamato a produrre un’opera site-specific utilizzando in prevalenza la pietra locale che dialogherà con una ricerca narrativa ed emozionale prodotta dagli altri due artisti in residenza, il sound artist Simone Sims Longo e l’attore Dario Anghilante, entrambi selezionati dall’Ecomuseo Terra del Castelmagno, capofila del progetto.

Simone Sims Longo, cuneese, è compositore e performer di musica elettronica. Laureato in composizione elettroacustica al Conservatorio “G. F. Ghedini”, la sua attività sonora spazia dalla composizione alle installazioni multimediali, passando per il sound design e la musica per le immagini. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Giovani al Premio nazionale Città di Loano per il disco Biserta e altre storie, inciso con il Duo Bottasso; sempre nel 2019, oltre a diverse performance in Italia, si è esibito all’estero in Olanda, Regno Unito, Portogallo e Svizzera.

Dario Anghilante, originario di Sampeyre, è artista poliedrico: formatosi presso il Teatro Stabile di Torino, è attore, cantore e fine conoscitore della cultura occitana. È noto al grande pubblico per l’interpretazione del ruolo del sindaco Costanzo nel film Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti (2005). In ambito musicale ha tenuto e tiene numerosi concerti nelle valli occitane e all’estero e ha al suo attivo cinque opere incise su vari supporti tra il 1977 e il 2011.

A coordinare Pfeiffer, Longo e Anghilante nel processo di valorizzazione delle laouziere sarà la curatrice artistica della residenza Valentina Musmeci, insegnante di inglese, pittrice, scrittrice, fotografa freelance residente a Trento. Dal 2001 al 2005 è stata art director del percorso di Land art Arte nel verde presso Maso Spilzi a Folgaria e nel corso della sua carriera ha contribuito all’organizzazione di numerosi eventi culturali nei territori delle valli occitane con una particolare attenzione all’identità del luogo.

«Da piccola realtà associativa alla prima esperienza organizzativa di residenza d’artista siamo stati piacevolmente colpiti dal grande riscontro che la proposta ha ottenuto tra gli artisti. Crediamo molto nelle potenzialità del luogo sul quale stiamo lavorando a vario titolo da tempo e pensiamo che quello della residenza non sia certamente un punto di arrivo ma parte di un percorso di Land art (e non solo) che si costruirà insieme nel futuro – dichiara Barbara Barberis, coordinatrice dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno. – Ci teniamo a rivolgere un particolare ringraziamento a tutti gli artisti che si sono messi in gioco rispondendo alla call e alla commissione formata da professionisti, operatori culturali e residenti in valle che ha svolto un lavoro attento ed è riuscita a farsi coinvolgere dalla sensibilità e dalle istanze che i candidati proponevano».

Lo svolgimento della residenza d’artista Pèire que préiquen nelle date previste (2-9 maggio 2020) è subordinato all’evoluzione della contingente emergenza legata al coronavirus; l’Ecomuseo Terra del Castelmagno valuterà l’evolversi del quadro per decidere in merito a un’eventuale nuova programmazione della residenza tenendo in considerazione il fondamentale coinvolgimento della popolazione di San Pietro Monterosso e dell’intera valle Grana. Per essere sempre aggiornati su tutte le comunicazioni relative a Pèire que préiquen si consiglia di consultare il sito web www.terradelcastelmagno.it e la pagina Facebook www.facebook.com/Ecomuseoterradelcastelmagno.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione CRC nell’ambito del bando Residenze d’artista, è condotto dall’Ecomuseo Terra del Castelmagno e dall’associazione La Cevitou in collaborazione con l’associazione noau | officina culturale, l’associazione Chambra d’Òc e l’associazione Liretta di Montemale; partner di progetto sono il Comune di Monterosso Grana, l’associazione culturale Contardo Ferrini, la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Viano marmi s.n.c. e l’Unione Montana Valle Grana.

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